Elogio della tagliatella

I versi di Lorenzo Stecchetti: "L'elogio della tagliatella"

Le tagliatelle, un piatto straordinario, che potete gustare solo da queste parti. E solo da queste parti è possibile trovare una sorta di filastrocca su questo piatto tipico della nostra cucina. I versi sono di Lorenzo Stecchetti (all'anagrafe Olindo Guerrini), romagnolo di nascita, ma bolognese d'adozione. Poteva andare diversamente, pensando a questo vero e proprio elogio della tagliatella?

Fate una pasta d’uova e di farina
E riducete rimenando il tutto
In una sfoglia, ma non troppo fina,
Uguale, soda, e sul taglier pulito,
fatene tagliatelle larghe un dito,
Che farete bollire allegramente
In molt'acqua salata, avendo cura
Che come si suol dir, restino al dente,
poiché se passa il punto di cottura,
Diventan pappa molle, porcheria,
Insomma roba da buttar via.
Mettete alcune fette di prosciutto
Tagliato a dadi, misto magro e grasso,
Indi col burro rosolate il tutto,
Scolate la minestra e poi conditela
Con questo istinto e forma, indi servitela.
Questa minestra, che onora Bologna
Detta la grassa non inutilmente,
Carezza l'uomo dove gli bisogna,
Dà molta forza ai muscoli e alla mente,
Fà prender tutto con filosofia.
Piace, nutre, consola e così via.