Fate una pasta d’uova e di farina E riducete rimenando il tutto In una sfoglia, ma non troppo fina, Uguale, soda, e sul taglier pulito, fatene tagliatelle larghe un dito, Che farete bollire allegramente In molt'acqua salata, avendo cura Che come si suol dir, restino al dente, poiché se passa il punto di cottura, Diventan pappa molle, porcheria, Insomma roba da buttar via. Mettete alcune fette di prosciutto Tagliato a dadi, misto magro e grasso, Indi col burro rosolate il tutto, Scolate la minestra e poi conditela Con questo istinto e forma, indi servitela. Questa minestra, che onora Bologna Detta la grassa non inutilmente, Carezza l'uomo dove gli bisogna, Dà molta forza ai muscoli e alla mente, Fà prender tutto con filosofia. Piace, nutre, consola e così via. |