Bologna
Dalla cultura della buona tavola al gusto dell’arte, con contorno di motori e natura
La provincia di Bologna, città dell’Università più antica del mondo e fonte d’ispirazione per un best seller di John Grisham, è ricca d’arte e d’eccellenze enogastronomiche – Dopo una passeggiata sotto i suoi portici da record vale la pena di fermarsi per un piatto di tortellini in brodo o di tagliatelle al ragù – Tra le i prodotti da primato la Mortadella, il Tartufo Bianco dei Colli Bolognesi e l’Asparago Verde di Altedo – Anche i motori tra le “specialità” - La tradizione termale a servizio del benessere - Natura, sport e neve al Corno alle Scale. Bologna è la città delle due Torri, dei portici più lunghi del mondo (oltre 40 km), dei canali sotterranei, dell’antichissima Università, delle osterie e, appunto, di una ricchissima offerta enogastronomica con le paste fatte in casa (lasagne, tagliatelle, tortellini), la Mortadella Igp, il Tartufo Bianco pregiato dei Colli bolognesi, il Marrone di Castel del Rio Igp, l’Asparago verde di Altedo Igp, i Vini dei Colli Bolognesi e dei Colli di Imola Doc. I tortellini in brodo (rigorosamente di gallina), quelli piccoli fatti a mano seguendo antiche ricette familiari gelosamente custodite, le lasagne verdi e le tagliatelle al ragù sono le carte vincenti della gastronomia petroniana che alle paste affianca la nota produzione d’insaccati, Mortadella in testa. Una tradizione, quella enogastronomica che ben si sposa con la capacità commerciale degli imprenditori bolognesi: non è un caso che la ricetta del ragù alla bolognese e il campione in oro della tagliatella (che riporta le misure esatte, secondo la tradizione) siano depositate alla sua Camera di commercio. Anche i motori tra le “specialità” Bologna si è anche trasformata in Ducatilandia, ora più che mai, visto che dal 2011 sulla sella della rossa di Borgo Panigale si siederà Valentino Rossi. Grazie all’estro della sua industria meccanica la città della Due Torri si sta imponendo anche come punto di riferimento della Motor Valley che, lungo la via Emilia, concentra i marchi più importanti della meccanica italiana a due e quattro ruote. Non a caso è proprio qui che a dicembre si “celebra” l’apertura Motor Show, grande kermesse, che allo sport motoristico abbina il settore commerciale e turistico, ogni anno porta a Bologna centinaia di migliaia di visitatori. Arte e cultura fiori all’occhiello Per gli amanti dell’arte Bologna propone un ulteriore motivo di visita grazie al MAMbo, il Museo di Arte Moderna che sta ottenendo grande successo di pubblico, vero gioiello museale. Per dare nuovo impulso turistico e restituire alla città il suo antico splendore, sono state ristrutturate le nove porte della città e anche la Fontana del Nettuno realizzata dal Giambologna è “sotto osservazione” per un restauro con la partecipazione di diversi sponsor. A tutta natura con il Corno alle Scale Per chi ama la montagna, Bologna propone il Corno alle Scale. Situato a un’ora di distanza da Bologna e da Firenze, è una piccola oasi montana, incastonata nel cuore dell’Appennino Bolognese, che permette di entrare a diretto contatto con la natura e i suoi elementi in ogni stagione dell’anno, regalando momenti di benessere, relax, divertimento e folklore. Le tante attività sportive da praticare, le escursioni e i piccoli borghi da visitare, le passeggiate a cavallo o a piedi, i prodotti locali da gustare, insieme alle occasioni di svago, fanno del comprensorio del Corno alle Scale una meta di vacanza davvero unica. Sia in inverno che in estate. Un’esperienza unica è quella legata al Wolf bowling. Si tratta di una uscita serale con i ricercatori del Parco per partecipare all’attività di monitoraggio acustico del lupo. Si può ascoltare l’ululato del lupo nelle foreste del Parco. Cena e pernottamento in rifugio e il giorno successivo escursione con i biologi del Parco per scoprire i segni della presenza del lupo e come i ricercatori indagano nella vita del branco. Il Corno è anche la località in cui tanti bolognesi hanno imparato a sciare, a cominciare da Alberto Tomba. Proprio al campione bolognese sono intitolate due piste: sono le discese più lunghe di tutto l’Appennino. Regalano oltre tre chilometri ininterrotti sugli sci e sono omologabili anche per gare di Coppa del Mondo. Il Corno vanta 40 km di piste, una decina di impianti, due anelli di 3 e 5 km per il fondo, snow park e baby park. Gli appassionati potranno salire in vetta alle Rocce con una modernissima seggiovia (2.400 persone all’ora). E per rilassarsi un tuffo alle Terme E che dire dell’offerta termale dell’Emilia Romagna? Farsi accarezzare da idromassaggi agli oli essenziali esotici. Purificarsi con un bagno di vapore aromatico. Coccolare la pelle con fanghi vellutati. Sono gli ingredienti della vacanza salute e benessere che si può trascorrere nei 25 centri termali che in 20 località diverse: da Salsomaggiore Terme sulle colline parmensi a Riccione Terme sulla Riviera romagnola Segni particolari: trattamenti e personale medico specializzato di altissimo livello. Il tutto coniugato con la simpatia tipica di questo territorio. Questi centri termali formano un vero e proprio circuito che si chiama Unione di Prodotto Terme e Benessere dell’Emilia Romagna. Una vacanza alle Terme dell’Emilia Romagna è una vacanza salute dagli effetti terapeutici verificati, da non confondere con un soggiorno nei tanti centri benessere o estetici. Ma le Terme dell’Emilia Romagna hanno qualcosa di più perché sono anche vere e proprie destinazioni turistiche. Nel territorio dove l’ospitalità è un culto, ci sono sempre mille cose da fare: visite alle città d’arte, escursioni enogastronomiche, trekking nei parchi, tour dei castelli. Anche Bologna ha una lunga tradizione termale. In città ci sono le Terme Felsinee, le Terme di San Luca, le Terme di San Petronio. A meno di un’ora dalla città, in mezzo alla natura dell’Appennino, ci sono le Terme di Porretta. Lungo la strada che porta in Romagna si incontra Castel San Pietro Terme e poco distante – siamo sempre sulle colline bolognesi - le Terme dell’Agriturismo a Monterenzio.
L’Emilia Romagna piace ai “turisti del gusto” Tra le regioni leader per marchi di qualità: 33
L’Emilia Romagna con i suoi 33 prodotti Dop e Igp è tra le regioni leader in Europa per marchi di qualità – Le “stelle” sono famose in tutto il mondo: dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dall’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia al Culatello, dall’olio di Brisighella al Formaggio di Fossa di Sogliano - Questa è anche la terra di Pellegrino Artusi, primo storico decodificatore della cucina regionale italiana - Turismo del gusto: oltre 2000 km d’itinerari alla ricerca di cibi e vini unici tra storia, arte e natura.
Musei da… mangiare in Emilia Romagna
Ad alcuni dei più celebri “gioielli” gastronomici dell’Emilia Romagna, il Prosciutto di Parma, il Salame di Felino, il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Sale Dolce di Cervia, sono dedicati altrettanti musei che ne raccontano storia, processi produttivi e curiosità – In territorio bolognese ci sono il Museo della Patata, quello dedicato al Castagno, l’Istituto nazionale di Apicoltura. E a Dozza ha sede l’Enoteca Regionale, la “biblioteca enologica” che rende omaggio ai rossi e bianchi dell’Emilia Romagna. In Emilia Romagna, terra dai mille sapori e dal ricco retaggio enogastronomico, i prodotti tipici entrano al museo, o meglio si “fanno museo”, raccontandosi al visitatore e svelando la propria storia, i complessi ed affascinanti procedimenti produttivi e le tante curiosità. In tutto sono 19 i Musei del Gusto e tre di loro sono dedicati a prodotti che tutti il mondo ci invidia: sono il Prosciutto di Parma, il Salame di Felino, il Parmigiano Reggiano.
Wine Food Festival: un autunno alla tavola dell’Emilia Romagna
Si è aperta ufficialmente nel primo weekend di settembre la grande festa autunnale della buona tavola regionale, con oltre 40 appuntamenti, fino a dicembre, tra sagre, festival del gusto e mostre mercato, dedicati ai prodotti DOP, DOC e IGP dell’Emilia Romagna e alle sue tradizioni culinarie – Tra gli eventi più attesi, “il Pesce fa Festa” a Cesenatico (Fc), “November Porc” nel parmense, il Super Zampone a Castelnuovo Rangone, nel modenese - Sul sito www.winefoodfestival.it il calendario completo degli appuntamenti, tutti i pacchetti soggiorno abbinati ai singoli eventi e le schede dei prodotti DOP e IGP dell’Emilia Romagna.
Andrea Babbi
delegato APT Servizi Regionali E.R.